Lavoro da anni nel settore digital, cercando di esplorarne tutte le sfaccettature. Questo mi ha generato molti mal di testa, ovviamente. Allo stesso tempo mi ha garantito un ampio ventaglio di skills.
Sperando di non annoiare il lettore, ne parlerò entrando nel dettaglio delle mie esperienze.
- Pensiero analitico: mi accompagna ogni giorno prima di presentare una proposta o un progetto e mi ha permesso di realizzare le migliori analisi dati possibili, sia per degli Analytics di Google che per Insights di Facebook. Capire ciò che succede è la base per ogni lavoro digital e, quando si lavora con clienti, per poter spiegare il perché delle proprie scelte;
- Creatività: è inutile girarci intorno, per chi lavora su internet è essenziale. Niente è realmente nuovo e se si vuole spiccare occorre farsi notare, in grande stile. Avere idee per la testa mi ha permesso di gestire account importanti e di proporre piani di comunicazione diversi e sempre nuovi;
- Problem solving: nel digital è tutto istantaneo e proprio per questo occorre avere sangue freddo. Un errore va evitato ma, si sa, siamo umani e può capitare. Bisogna essere sempre preparati al peggio e la realizzazione di una strategia per uscire dal problema è uno dei primi passi che svolgo, soprattutto in fase di acquisizione di un account social. Ho gestito una campagna pubblicitaria difficile, con molti hater a seguito del lancio di un prodotto, e so di cosa si sta parlando;
- Team player: ammetto di andare d’accordo con la gente, di solito. Certo, non sempre. Però per chi si propone di gestire il lato esteriore di una comunicazione, credo sia essenziale farsi voler bene. Tale spirito positivo mi ha sempre contraddistinto e mi ha permesso di mantenere sempre delle buone relazioni, con clienti e nelle aziende dove ho lavorato. Le segnalazioni su LinkedIn parlano per me;
- Leadership: ho gestito il lavoro di un gruppo di Content Editor, formandoli e affidando loro la realizzazione di piani editoriali e creazione di contenuti secondo le più aggiornate tecniche SEO. Ne ho supervisionato costantemente il lavoro e coordinatone le attività, procedendo inoltre al recruiting e alla scelta dei profili migliori secondo le richieste dell’azienda;
- Fast learner: odio perdere tempo e, ancor di più, farne perdere. Odio farmi ripetere le cose (ma non ripeterle). Proprio per questo sin da piccolo ho sviluppato il dono di cercare di imparare alla svelta fatti e fatterelli, leggi e regolette con il fine di andare sempre più rapido e non fermarmi mai. Sul lavoro questo mi ha aiutato molto, permettendomi di spaziare tra più aree e garantendomi un buon numero di opportunità anche molto diverse tra loro (dicesi anche flessibilità, ma come skills non la metto ché è già nel 90% dei portfolio mondiali e mi piace distinguermi);
- Umiltà: mi piace entrare in punta di piedi e proporre le cose con educazione e garbo, che credo siano alla base di qualunque rapporto. Questo mi ha aiutato quando ho fatto proposte commerciali per il Business Development della mia prima azienda in Spagna. Ma anche quando ho dovuto intervistare campioni dello sport. E, soprattutto, nel momento in cui ho presentato la mia idea commerciale di sviluppo ai clienti della mia agenzia.
- Senso dell’humor: dicono che, come i capelli, si perda con l’età. Eppure lo ritengo un fattore indispensabile per qualunque lavoro digital (e non solo). Se non ci si diverte quando si prepara un piano editoriale Facebook per un cliente, o quando si sta scrivendo un articolo per il proprio blog, allora che si opera a fare nel digital?